Descrizione

“Cerco di rappresentare lo sgretolarsi, la frantumazione della materia/massa in qualcosa che non ha forma ma il cui prodotto si trasforma in qualcos’altro utilizzando materiali di riciclo riadattando e plasmando tutto in chiave personale. Il disordine non è l’informe, l’irregolare, ma è la continua trasformazione, il divenire, l’imprevedibilità, la rottura con la realtà apparente, pronto a nuove dimensioni e interpretazioni.”

Nata a Palermo il 21 settembre del 1960. Laureata in scienze agrarie presso la Facoltà di Agraria di Palermo , ha lavorato come aiuto bibliotecario presso diverse biblioteche della Regione Siciliana – Assessorato Beni Culturali e Assessorato Agricoltura e Foreste. La sua grande passione per l’arte moderna e contemporanea l’ha condotta a una pratica artistica e come autodidatta dipinge prediligendo la pittura materica più vicina al suo temperamento avvalendosi anche di materiali inconsueti e di “scarto”.

“Ciò che a prima vista colpisce delle opere di Stefania Verderosa è la matericità pittorica, la scelta di seguire una forma espressiva che si colloca fra pittura e scultura, nel territorio di quell’Arte di Mezzo frequentata da chi sente la necessità di offrire ai sensi dell’osservatore qualcosa di più di una semplice stesura cromatica senza alla fine dover rappresentare plasticamente il soggetto.
E soprattutto quando il soggetto è dato dai propri pensieri “poetici” , quando è più urgente l’afflato creativo, la rappresentazione pittorica dà i suoi più alti risultati.
Il colore di fondo si aggruma come intorno ai pensieri e gli inserti cromatici si incastonano come parole nella metrica di una composizione poetica che ci racconta una storia, una sensazione, un sentimento…”
(Beppe Palomba) – Accademia della Bussola – mostra “Al Centro dell’Arte” – Studio Arte Quattro – Roma

“La materia è protagonista del lavoro e delle opere di Stefania Verderosa, che trasfonde la Poesia dei suoi versi in un’interpretazione pittorica che utilizza una tavolozza che ha un che di prezioso, come se le pietruzze utilizzate portassero un’eco di terre lontane, di favole raccontate sotto le stelle. E’ una straordinaria capacità di trasfigurazione quella che quest’artista esercita sul crinale che sta tra arte figurativa e il pensiero scritto che si fa poesia” (Beppe Palomba) – Accademia della Bussola – mostra “Ab Ovo” – Napoli, Castel dell’Ovo, Sala delle carceri.

Skype: stef.verderosa