Descrizione
Francesco Varesano è nato a Roma il 23.05.1956 dove vive e lavora. E’autodidatta, impegnato da sempre nelle arti grafiche, ha sperimentato inizialmente la tecnica ad olio per passare successivamente all’acquerello liquido. A questo periodo ha dedicato molte energie, dove una ricerca minuziosa del “particolare insignificante del quotidiano”e l’attenzione per certi angoli banali e dimenticati hanno caratterizzato il suo lavoro.
La produzione di questo periodo è minima, la minuziosa tecnica usata non gli permette una grossa produzione, ma è sicuramente intenso e costante l’impegno e l’interesse che lo distingue ; nascono in questa fase i disegni definiti degli intrecci labirintici, l’osservatore viene attratto dagli angoli più in ombra e nascosti, vengono messi in risalto quegli oggetti dove non viene mai posato lo sguardo, i materiali rappresentati assumono un valore e un interesse nuovo. Afferma l’autore a questo proposito “osservare con intensità l’insignificante accumulo dei vari materiali, mi porta a considerare e pensare l’essenza stessa della materia, delle molecole, degli atomi, di noi stessi. Mi attira e mi spaventa l’infinitamente piccolo, dove il mistero, il caos e lo smarrimento umano lasciano sgomenti, dove siamo incapaci di dare risposte”.
L’attuale fase produttiva, definita “assemblaggio del riciclo artistico”è la naturale evoluzione delle precedenti , più intensa e adulta , evidenzia una maturità artistica nuova , arricchita da una forte e positiva ricerca in un campo completamente diverso. Trovare, dichiara l’autore “trovare materiali nei luoghi più comuni e banali dei percorsi quotidiani è diventato un esercizio appassionato. Vedere, negli oggetti semplici e insignificanti della vita potenzialità infinite per un nuovo impiego creativo, mi procura emozioni non sempre spiegabili. Vedere dove la maggior parte ignora, dove nessuno posa lo sguardo, l’idea che da un oggetto buttato, rifiutato possa con la fantasia, la creatività, la manualità, nascere un altro percorso, anche artistico è entusiasmante. Il recupero di materiali semplici prodotti e successivamente scartati dal consumismo, la loro trasformazione forse in poesia mi pone in relazione di equilibrio e armonia col resto del mondo e con me stesso”.
Osservando gli attuali lavori, si evidenzia una tecnica e una manualità artigiana specifica, che utilizzando svariati materiali, (tutti rigorosamente trovati ) gli fa realizzare opere singolari, che coinvolgono per la loro disarmante semplicità, gli ingredienti che usa sono la manualità, i materiali e la poesia. Sembra che l’autore voglia tracciare col suo lavoro un percorso coinvolgente, dove le emozioni visive possono trasmettere la gioia del fare e del creare, suggerendo sensazioni di appagamento e semplicità interiori.
La tecnica usata per la realizzazione dei disegni è quella dell’acquarello liquido “ecoline”.
La tecnica usata per la realizzazione delle strutture in legno è l’assemblaggio,dopo le varie lavorazioni, di materiali riciclati che l’autore trova e raccoglie nella sua città, molti dei lavori hanno una illuminazione interna.