Descrizione

Legnetti , conchiglie, radici di canna, penne di gabbiano trovati su spiagge inaccessibili, rigurgitati dal mare dopo la vita, levigati, purificati, sbiancati dal sole. Rifiutati anche dalla natura, così pare almeno, prima di rientrare nel ciclo biologico. Eppure la vita permane dentro, attorno, pure durante l’attesa, nella transizione. Presente nel futuro, se sei disposto a coglierla. Cerchi qualcosa che non sai, senza evidenti intenzioni, e ti si svela. E ti rivela anche il senso di quello che cercavi: povero, marginale, superfluo, e fortemente rappresentativo. Le aggiunte sono minime, come le composizioni. I colori rafforzano quello che già c’è. Le cose della natura si assomigliano tutte, sembrano già qualcosa d’altro o di altrove. Così gli animaletti prendono corpo e carattere, animandosi di cose apparentemente inanimate.

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