Descrizione
Autodidatta, da sempre cerco di trovare la nuova immagine delle cose e così, fondi d’armadi demoliti o legni recuperati in segheria..diventano le basi dei miei nuovi lavori; ritagli ed avanzi di tende avvolgibili, limatura di metallo scartata in ferramenta, specchietti staccati dall’interno di vecchie credenze e perle di collane rotte..riprendono vita su di esse.
Il riciclo è , per l’artista, una naturale evoluzione del suo immaginare. Vedere altro, oltre la forma fissa delle cose è condizione innata in chi cerca l’arte o la vuole creare.
La materia scorre, fluida, dalla mente alle mani; dal pensiero al concreto..Tutta la materia, dunque, anche gli “scarti”… E ciò che magari era a tutt’altro destinato, recupera un’altra immagine da offrire… e poi un’altra ancora…
L’epoca che viviamo è quella di un esubero dell’eccesso. Ma, se l’arte è comunicazione, l’artista può comunicare che nulla dev’esser considerato nulla e tutto può ridiventare tutto.