Descrizione
Paolo Bertani, nato a Reggio Emilia nel 1945, frequenta negli anni sessanta l’ Istituto d’ Arte “Gaetano Chierici”, dedicandosi al settore oreficeria – metalli. Passati i tempi dell’ Istituto, Bertani, si dedica con successo alla fotografia artistica pur lavorando con il padre Ferruccio nel settore assicurativo. Bertani, utilizzando il proprio tempo libero continuando nella fotografia, si avvicina alla creazione di sculture, “sculture illuminate” oggetti bellissimi che brillano di luce propria, nei quali la luce aggiunge sempre qualcosa, senza mai togliere.
Bertani è stato ispirato dal millennio ed ha creato oggetti che sono composti da ritagli di metallo abbinati assieme ed armonizzati in una progressiva ascesi verticale dominata dalla testa delle strutture, talora a forma di petalo, di sole, di luna. La lettura in senso verticale, delle sue opere, suggerisce il senso dell’ attesa che permea questi anni del nuovo millennio, un’ attesa fatta forse di inquietudine, come la disposizione degli elementi decorativi che lo stelo suggerisce, inquietudine che si stempera con l’ elemento in cima, simbolo di nuove aspettative, di nuove armonie.
E’ singolare che Bertani riesca a trasformare materiali poveri quali il ferro e il rame di recupero, in qualcosa d’ unico e forse d’ alchemico. I metalli delle sculture illuminate sono come parole semplici ed antiche che, riunite assieme, formano una poesia alta e chiara. Quelle parole sono parole di tutti i giorni, Bertani è stato in grado di legarle in un’ armonia superiore, ma riconoscibile. Lo stupore in chi osserva le sue opere è proprio in questo: riscoprire il fascino nascosto del quotidiano. Vorremmo tutti plasmare le nostre quotidianità in qualcosa di nuovo: Bertani c’è riuscito, ha trasformato il metallo senza vita in qualcosa che illumina ed emana senso di calore.