Descrizione

Rame recuperato dalle bobine dei motori elettrici – carta stagnola – chewing gum usate – componenti lego – plastiche fuse ritagliate colorate – vetri levigati dal mare – tappi di lattina – parti di pupazzi di gomma – filo da pesca – scarti industriali di metallo – star lights bigiotteria fuori moda – bottoni – vecchie bretelle – fusibili – fili dell’elettricità – ventose appendiabiti – altri oggetti dall’identità perduta.

Da questi materiali nascono gioielli trash realizzati semplicemente con pinze e tronchesi e con una tecnica che assomiglia più al ricamo che all’oreficeria. L’ambiguo risultato finale è quello di decorazioni per il corpo, a metà tra la microscultura e la comune bigiotteria contemporanea.